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Pachinko: il vizio giapponese

Aggiornamento: 30 nov 2021

Il gioco d'azzardo che ruba ai poveri per sfamare i ricchi


(Articolo a cura di M.Matteo Gagliardi, Direttore del Centro Culturale Italia Giappone ''Sicomoro'' in Italia)


Bentornato!

Oggi voglio parlarvi di un gioco d'azzardo molto popolare in Giappone.

Il "PACHINKO".

Attenzione, la pronuncia in italiano sarebbe "pacinco"


Purtroppo per molte persone non è solo un gioco... si converte in stile di vita e di conseguenza la vita va a rotoli.


Come sicuramente in ogni paese succede con i giochi d'azzardo, certo, ma avendo visto in prima persona questo macabro mondo che sfinisce le persone, non potrei paragonarlo ad altro che non ho visto.

In Giappone ci sono milioni di persone, ripeto, milioni di persone che hanno perso tutto.

Ogni giorno migliaia di persone chiedono prestiti o si suicidano per colpa di questa dipendenza.


Vediamo di cosa si tratta!


Il Pachinko (パチンコ) è un gioco molto popolare in Giappone che si pratica all'interno di sale chiamate appunto "Pachinko"

che si trovano ovunque.

Questi enormi saloni si distinguono da altri edifici per la loro illuminazione accecante e la decorazione spesso esagerata.

Sono il paradiso dei giocatori d'azzardo, nonostante, sebbene possa sembrare strano, il gioco d'azzardo sia proibito in Giappone.


Passeggiando per le strade di una normale città giapponese, ti imbatti costantemente in segni luminosi che annunciano la presenza di una sala Pachinko.

Sono ovunque e non passano mai inosservati.

Quando entri in uno di questi templi del gioco, hai la sensazione di accedere a un mondo strano, clandestino e futuristico, in cui la solitudine e un'avidità malata sono mimetizzate da un arsenale di luci abbaglianti e una spessa nuvola di fumo.

È permesso fumare.



Come si gioca al Pachinko?

 

Pachinko si gioca con una slot machine in cui il giocatore, inserendo denaro, utilizza un controller che regola la velocità con cui escono piccole palline di metallo chiamate "pachinko dama".

Le palline percorrono un percorso di aghi metallici e alcune di esse riescono ad entrare in un piccolo buchino centrale in fondo, ma la maggior parte finisce ai lati.

Quando una pallina entra nel buco, vengono attivate tre immagini simili alle immagini delle slot machine.

Se quelle tre immagini corrispondono, cosa che raramente accade, il giocatore vince e iniziano ad uscire centinaia di queste palline.

Ogni macchina ricrea un tema diverso e alcune sono autentiche opere d'arte, piene di luci a LED.

Attualmente, come se si trattasse di un videogioco, la maggior parte delle macchine include uno schermo che mostra scene anime relative al tema del gioco, insieme a immagini di serie TV e punteggi dei giocatori.


Quando il giocatore vuole smettere il gioco, può scambiare le palline che ha in quel momento con oggetti venduti all'interno della sala, come sigarette, peluche e molto altro.


In Giappone, come accennato prima, la legge vieta il gioco d'azzardo e le slot machine, quindi le macchine Pachinko non possono offrire denaro.

Tuttavia, per aggirare la legge, i giocatori possono scambiare gli oggetti scelti con denaro in finestre strategicamente posizionate all'uscita.

Il Pachinko viene spesso associato alla yakuza, la mafia giapponese, che controlla il gioco d'azzardo e i prestiti con altissimi interessi.


(Se ti sei perso l'interessantissimo articolo sulla Yakuza giapponese puoi leggerlo qui → YAKUZA: storia, struttura e abitudini)



Storia del Pachinko

 

Le prime macchine di Pachinko apparvero in Giappone intorno al 1920 ed emersero come un gioco per bambini che i giapponesi chiamavano "Gioco Corinto" (コリントゲーム korinto gēmu), a causa della sua somiglianza con un gioco americano chiamato "Corinthian Bagatelle", una sorta di biliardo da tavolo piccolo in cui il giocatore doveva aggirare piccoli pali di legno.

Sembra anche ovvio che sia stato influenzato da un altro gioco noto come "biliardo giapponese", in cui il partecipante lancia le palle su un tavolo inclinato, cercando di introdurle in buche che si trovano nella zona superiore e che ognuna di esse ha un punteggio diverso.


Fu a Nagoya, durante gli anni '30, quando quel gioco divenne un passatempo molto popolare tra gli adulti e da lì si espanse presto in tutto il paese.

Durante la seconda guerra mondiale i luoghi in cui veniva giocato il pachinko rimasero chiusi e fu solo nel 1948 che riaprirono le loro porte agli affamati del gioco d'azzardo.

Fino al 1980, le macchine pachinko erano esclusivamente meccaniche e incorporavano solo alcuni dispositivi elettrici per l'uso delle luci e per avvertire possibili guasti o incidenti.

Tra le aziende che producevano pachinko, spiccavano Nishijin o Sankyo.

Negli anni '80, le macchine hanno iniziato a assomigliare a videogiochi con schermi incorporati e una moltitudine di elementi elettronici.



Il Pachinko oggi

 

Nonostante le restrizioni poste dalla legislazione giapponese per il gioco d'azzardo, il Pachinko è diventata un'ossessione nazionale per milioni di giapponesi e genera più di 3 trilioni di yen di profitti all'anno.


Attualmente si stima che ci siano circa 12.500 saloni Pachinko sparsi in tutto il territorio giapponese e, per gli amanti delle curiosità, si stima che un terzo sia di proprietà di famiglie nordcoreane, che contribuiscono con una somma significativa alle casse del regime di Pyongyang.

Kagoshima, Kochi, Tottori, Miyazaki e Nagasaki sono le prefetture con il maggior numero di pachinkos sulle loro strade, e secondo i dati dell'Agenzia nazionale di polizia del 2016 la media nazionale è di 10,22 saloni pachinko per 100.000 abitanti.

Le sale Pachinko si trovano facilmente in tutte le città giapponesi, specialmente vicino alle stazioni ferroviarie e alle aree commerciali.

Alcuni sono molto famosi, come Space, un posto di tre piani situato a Kabukicho, una zona del quartiere Shinjuku di Tokyo, che attira migliaia di giocatori ogni giorno.



Conclusione ed esperienza personale

 

È chiaro che quando parliamo di conseguenze possiamo immaginare una cosa simile a ciò che potrebbe succedere a qualcuno che cade nel gioco nel nostro paese.

Ci sono svariati fattori però che dobbiamo calcolare prima di poter fare un paragone: cultura, stile di vita, valori, regime, storia, educazione, società, carattere, e chi più ne ha più ne metta.

Quando andiamo a calcolare la complessità di tutte queste innumerevoli combinazioni, il paragone con altri paesi salta automaticamente.


Sento e leggo spesso persone che paragonano sempre qualsiasi cosa, ma io credo che non si possa fare.

Il confronto non regge. Né da una parte né dall'altra.


Il Pachinko in Giappone è una malattia che isola la persona, a tal punto di non poter nemmeno chiedere aiuto.

Perché?

Perché la società giapponese non accetta una sconfitta, non accetta un debole e quindi nemmeno lo aiuta.

Quella persona non sarà più la ben venuta.

La società giapponese è strutturata sul concetto di "usa e getta", se una persona non serve più la si sostituisce.

Non c'è nessun rancore, nessun indugio quando si tratta di pensare al futuro del paese.


Purtroppo non potrei mai riuscire ad elencare ogni singola combinazione di fattori, ce ne sono migliaia.

Ma piano piano nei miei articoli cercherò di parlarne ogni tanto.


In un articolo precedente accennato prima, parlavo della Yakuza, la mafia giapponese.

Beh, come sicuramente avrai intuito, la Yakuza approfitta di questi "disgraziati" per estorcere denaro.

Se la società non ti aiuta e per la famiglia saresti una vergogna, non ti resta che rivolgerti a qualcuno che non ti giudica.

Da qui, lascio alla tua immaginazione.



Esperienza personale

 

Ho un amico che si era fissato con il Pachinko. Aveva una vita normale, come qualsiasi persona.

Beh, nell'arco di poche settimane era arrivato a dovere dei soldi e la sua vita era diventata un inferno.

Se non ricordo male l'importo era di 2.000.000 di Yen, pari a circa 16.000 euro.

In 2 o 3 settimane era arrivato a perdere 16.000 euro.

Ora i sapientoni inizieranno a pensare,

"Ci doveva pensare prima"

"Doveva smettere prima"

"Io non andrei mai in un posto del genere"

eccetera.


Non è così semplice. Non è sempre tutto così scontato.


Qual è stata la fortuna di questo mio amico?

Avere amici ai quali raccontare ciò che aveva fatto.


Io mi ero accorto del cambio repentino, e sapevo che qualcosa non andava.

Siamo riusciti a farlo smettere e a pagare i suoi debiti. Nonostante ciò siamo stati per circa un anno aiutandolo a non ricadere nel vizio. Ogni volta che passava davanti ad un Pachinko non resisteva. Era più forte di lui.


Questa è solo una delle milioni di persone che sono in una situazione molto simile.

Un vicolo cieco.


Mi piacerebbe approfondire di più l'argomento e raccontarti cose che ho vissuto in Giappone, ma purtroppo questo è un blog e non posso farlo diventare un'altra cosa.

Poco a poco spero di aiutarti a conoscere il Giappone, ma non solo quello paradisiaco, perché non esiste.

Chi mi segue sa bene che ne parlo sempre di forma oggettiva, nonostante spesso mi risulta difficile.

Prova a leggere per esempio: GIAPPONE: SUICIDI CONTRO VIRUS


Grazie per la lettura!


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Articolo a cura di M.Matteo Gagliardi, Direttore del Centro Culturale Italia Giappone ''Sicomoro'' in Italia


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