Le strade del Giappone più sicure grazie ai "Koban"
Articolo a cura di M.Matteo Gagliardi, Direttore del Centro Culturale Italia Giappone ''Sicomoro'' in Italia
Bentornato, l'ultima volta abbiamo parlato della figura della Geisha, spesso confusa o ridicolizzata.
Se te lo sei perso ti consiglio di dargli un'occhiata → GEISHA: IL COLOSSO RIDICOLIZZATO
È importante essere a conoscenza dei fatti e soprattutto della verità.
Oggi, vorrei parlarti di una cosa più attuale, i "Koban".
Forse ne hai sentito parlare o addirittura li conosci, ma andiamo ad approfondire un po' il tema.
Sappiamo che il Giappone è un paese tranquillo, riconosciuto come uno dei più sicuri al mondo e un fattore che sicuramente aiuta a mantenere la pace è proprio il "Koban".
Sarà un articolo breve ma dritto al punto.
- Si Matteo, ma in Giappone ci sono molti suicidi eh!!
- Hai ragione, ma oggi vorrei parlare dei Koban.
- E poi, il Giappone uccide le balene!!
- Ma cosa c'entrano i Koban con le balene?
- Perché il Giappone è corrotto, maschilista, non pensa alle persone!
- Ok, buona giornata.
(tipica conversazione)
OGGI PARLIAMO DI KOBAN
(Photo credit: 朝日新聞デジタル)
Cos'è un Koban?
Iniziamo subito con la prima domanda: che significa "KOBAN"?
Significa "fare i turni".
Perché?
Perché è un luogo nel quale gli agenti di polizia fanno i turni.
Un Koban è una stazione di polizia posizionata in zone ben precise della città, molti davanti alle stazioni e praticamente nella maggior parte dei quartieri della città.
Gli agenti di polizia fanno i turni per coprire tutte e 24 le ore al giorno.
Immagina di essere in un paese dove SEMPRE e OVUNQUE TU SIA hai a disposizione una stazione di polizia nelle vicinanze.
Nel mio quartiere, per esempio, avevo ben due Koban a circa 5 minuti e i pompieri a 200 metri.
Si, anche i pompieri hanno una loro stazione.
La polizia arriva in qualsiasi parte della città molto velocemente, agisce immediatamente e di conseguenza tutti si sentono più sicuri e anche meno "furbi".
In alcuni Koban i poliziotti vanno addirittura in bicicletta.
La storia
I Koban hanno una lunga storia, ma vediamo di riassumere il tutto.
I Koban nascono nel lontano 1872 con il nome di "Kobansho".
I Kobansho di quel tempo non erano strutture in cui gli agenti di polizia stazionavano tutto il giorno, come avviene oggi, ma piuttosto, erano punti strategici di pattuglia o di aiuto ai residenti locali.
Grazie a questa idea però, nascerà poi il "Sistema Koban".
Antico Koban
Intorno al 1888 iniziarono a nascere stazioni di polizia molto più simili a quelli che conosciamo.
I Kobansho iniziarono ad essere chiamati Hashutsujo (stazione di polizia locale; letteralmente, "punti di spedizione") e iniziarono a posizionarli in tutto il Giappone.
Nel 1994, circa 100 anni dopo, gli Hashutsujo furono ribattezzati Koban.
Finora in Giappone ne sono stati costruiti circa 6.600.
C'è un altro tipo di struttura chiamata Chuzaisho (nota anche come sottostazione di polizia o posto di polizia residenziale) che ha lo stesso ruolo del Koban, ma gli agenti di polizia invece di farci i turni ci vivono.
Ci sono circa 8.100 Chuzaisho in tutto il Giappone.
Il manga giapponese "Kochira Katsushika-ku Kameari Koen Mae Hashutsujo" ha vinto il Guinness World Records Award per aver ottenuto il maggior numero di volumi pubblicati per una serie manga, la cui storia è basata su un vero Koban.
Questo è un esempio che attesta lo stretto rapporto che i Koban hanno con la vita quotidiana dei giapponesi e quanto sia essenziale per la loro vita. L'ambientazione del manga è Kameari, Tokyo. In questo luogo puoi trovare il Koban su cui è basato il manga, così come le statue in bronzo del personaggio principale del manga, un ufficiale di polizia.
I Koban non agiscono solo in casi di emergenza
La funzione principale del Koban è chiaramente mantenere la sicurezza dell'area locale come per esempio con pattuglie, in caso di incidenti o indagare in caso di crimini.
Ma non è tutto.
Una delle cose più essenziali dei Koban è che aiutano le persone in base ai loro bisogni, si prendono cura dei bambini smarriti, forniscono indicazioni stradali, conservano gli oggetti smarriti affinché i loro proprietari possano recuperarli (perché si, in Giappone si recuperano..) e ascoltano anche le preoccupazioni dei residenti locali.
Fondamentalmente il ruolo del Koban è essere una presenza costante nella vita quotidiana delle persone, non solo presentandosi quando si verifica un incidente o un crimine, ma offrendo aiuto in caso di necessità.
Non sarebbe esagerato affermare che i Giapponesi vivono una vita tranquilla grazie ai Koban.
Simpatica signora che chiede informazioni in un Koban
Negli ultimi anni, con la crescita di residenti e turisti stranieri, hanno iniziato a scrivere in alfabeto "KOBAN" nelle strutture per facilitarne il riconoscimento.
Inoltre, i Koban aspirano ad avere agenti di polizia multi-lingue che possano comunicare anche con gli stranieri.
Attualmente, il "Sistema Koban" ha ottenuto un riconoscimento a livello mondiale, tanto da essere stato esportato anche in altri paesi con il nome in giapponese "Koban".
Ciò ha portato a risultati evidenti, come la diminuzione del numero di casi di omicidio del 20% in 10 anni a San Paolo, in Brasile.
Agente giapponese con agente brasiliano (PC:JICA)