Il film giapponese "湯を沸かすほどの熱い愛" (in inglese "Her Love Boils Bathwater") è un dramma familiare diretto dal regista Ryota Nakano.
Racconta la storia di Futaba, una madre single che, di fronte a una sfida personale, si impegna a riunire e rafforzare i legami con la sua famiglia.
La sua determinazione si manifesta nel riaprire un vecchio bagno pubblico di famiglia, un'impresa che serve sia come mezzo per riunire la sua famiglia sia come simbolo di rinnovamento e cura.
Il film esplora temi come l'amore, la resilienza e l'importanza delle relazioni familiari, il tutto ambientato nel contesto unico della cultura giapponese.
Un amore cosi caldo da far bollire l'acqua è proprio la frase giusta che descrive l'amore incondizionato di Futaba verso "tutto e tutti". Un amore non sempre dolce, a volte dimostrato con atti duri, ma necessari. L'amore verso le figlie (che sono di chi le cresce) non è per niente accondiscendente, anzi è fatto di curve brusche e muri, di reazioni opposte. Futaba è lucida, fino in fondo mentre prepara una strada comune alle persone che ha amato, riunendole e dando loro un senso di vita. Perde solo per un attimo questa forza d'animo per incanalarla nell'atto fisico di scagliare un oggetto contro la propria madre. Però è proprio grazie a questo terribile rifiuto subito che Futaba è diventata quella che è: una incredibile anima. Grande esempio per le sue figlie che hanno subito lo stesso torto e per tutti i personaggi, i cui destini si intrecciano, a caso come l'incontro con Takumi, o voluti come quello con Kimie. Tutti in un modo o nell'altro, hanno abbandonato o sono stati a loro volta abbandonati. Quello di Futaba è un amore "che funziona" fino all'ultimo e oltre, dopo la morte, concreto e stabile. Bellissimo!
Pure io amo Ozu, e da quel poco che ho visto mi e' tornato in mente viaggio a Tokyo. Poesia.
Vorrei intervenire Sul film che ho visto ieri sera e che in realta avevo gia visto un po di anni fa in una rassegna cinematografica on line mi pare organizzata dal centro di cultura giapponese di Roma
Ovviamente ieri sera l ho riconosciuto subito ma Questa volta l ho vissuto e doppiamente apprezzato in maniera diversa. Forse perche conoscevo la trama sono riuscita a captare alcuni aspetti alcune nuances che mi erano sfuggite . Per esempio la dolcezza infinita della figlia maggiore che a mio avviso e la Vera protagonista del film. Sottolineo La bravura del regista nel descriverci e farci partecipe con pochi tratti a volte con uno solo sguardo del mondo interiore di Questa ragazza apparentemente fragile ma in realta fortissima che si carica sulle piccole spalle pesi enormi come la sua famiglia problematica un padre mollaccione e codardo una sorella sconosciuta e affamata di affetto e il tragico Destino della madre acquisita. Senza dimenticare le compagne di classe bulle. Commovente e indimenticabile amche il suo incontro con la madre biologica sordomuta. Bellissimo poi il filo che unisce per sempre queste tre figure femminili...le due mamme e la figlia.
Il film e legato al filone familiare classico del cinema giapponese che va dal maestro Ozu a Kore'eda due registi che amo molto. E Le emozioni che mi ha trasmesso mi ricordano le stesse vissute con questi registi. Ultima nota...se nella prima visione avevo versato parecchie lacrime ieri sera ne ho versate il doppio. Vi ringrazio tantissimo di Questa scelta.
Tema molto caro nel cinema Giapponese quello della famiglia allargata. 湯を沸かすほどの熱い愛 riflette sulla morte intrecciando storie di maternità, ciclicità e karma: sono i traumi con cui si viene al mondo i veri motori per trovare il senso della propria vita. La vita è un continuo ripetere determinati pattern, i quali, se debitamente affrontati e accettati, possono portare alla consapevolezza. Proprio queste dinamiche sono in grado di liberarci dal karma generazionale e creare famiglie ancora più unite e "vere". Interessante notare come le scene rivelatrici si svolgono per la maggior parte in automobile, quasi sottolineando che la vita altro non è che un passaggio. In macchina infatti Futaba, dopo che il marito Kazuhiro le consiglia di rivolgersi ad altri ospedali, risponde: "perdere il senso della mia esistenza solo per prolungare un pò la mia vita?". Sempre in macchina Futaba illumina il ragazzo autostoppista, guarda caso, sull'errore di vagare senza meta (molto poetico il trovare il suo obiettivo in una bugia: l'Hokkaido). Ancora in macchina Futaba rivela la verità sull'adozione a Yasumi, in presenza della sorellina la quale sta vivendo esattamente lo stesso trauma. La fuga avviene in macchina dopo che Futaba si libera del karma spaccando la finestra della madre che l'ha rifiutata. Ed in macchina l'ultimo viaggio di Futaba, prima di diventare quel calore che svela il motivo della metafora nel titolo del film. La vera cerimonia funebre non è quella istituzionale, ma è rappresentata dalla sosta a bordo strada che la nuova famiglia si prende per mangiare sull'oceano, con il feretro della mamma accanto nell'automobile.
Ho apprezzato anche che alla fine Futaba abbandona le vesti stoiche e, dopo la piramide progettata dal marito, svela la vera natura umana di fronte al mistero della morte: paura e disperazione.
Forse un pò troppo forzatamente commovente, un film che lascia sicuramente spazio per riflessioni delicate. Grazie per la visione 🙏
Una bellissima storia, raccontata con sensibilità e con venature di ironia nipponica che controbilanciano il peso del dramma :)
Ma ancora più profonda è la meraviglia (non priva di tristezza) che proviene dal mistero che ha consentito alla protagonista di capovolgere in meglio così tante vite, e, in fondo, anche la propria.
ありがとうございました
映画のおかげで今まで知らなかったたんごをおぼえることができました。ありがとうございました!おやすみなさい!